Il Linguaggio JavaScript

JavaScript è un linguaggio di scripting orientato agli oggetti comunemente usato nei siti web. Fu originariamente sviluppato da Brendan Eich della Netscape Communications con il nome di Mocha e successivamente di LiveScript, ma in seguito è stato rinominato "JavaScript" ed è stato formalizzato con una sintassi più vicina a quella del linguaggio Java di Sun Microsystems. JavaScript è stato standardizzato per la prima volta tra il 1997 e il 1999 dalla ECMA con il nome ECMAScript. L'ultimo standard, del dicembre 1999, è ECMA-262 Edition 3, e corrisponde a JavaScript 1.5. È anche uno standard ISO.

Html: Tag del body

All'interno della sezione di body, che racchiude la parte visualizzabile del documento, si utilizzano i tag specifici previsti per la formattazione dei contenuti accessibili all'utente finale, ossia per il controllo di:

* intestazioni (titoli di capitoli, di paragrafi eccetera)
* strutture di testo (testo indentato, paragrafi, eccetera)
* aspetto del testo (grassetto, corsivo, eccetera)
* elenchi e liste (numerate, generiche, di definizione)
* tabelle
* moduli elettronici (campi compilabili dall'utente, campi selezionabili, menu a tendina, pulsanti eccetera)
* collegamenti ipertestuali e ancore
* layout generico del documento
* inserimento di immagini
* inserimento di contenuti multimediali (audio, video, animazioni eccetera)
* inserimento di contenuti interattivi (script, applicazioni esterne)

Tra quelli elencati sopra, il tag è quello che gioca un ruolo chiave in quanto descrive un collegamento (o link) ad un altro documento ipertestuale e consente, con un click del mouse o con un'operazione da tastiera, di abbandonare la pagina o il sito che si sta visualizzando e caricare quella indicata dal link, realizzando così la funzione di navigazione tipica dell'uso di Internet.

Html: Tag dell'header

I tag utilizzati nella sezione header sono tipicamente di tipo diverso da quelli utilizzati nella sezione body, essendo destinati a scopi differenti. I tag utilizzati nella sezione header normalmente non vengono visualizzati dal browser ma servono come informazioni di controllo e di servizio quali:

* metadata per convogliare informazioni utili ad applicazioni esterne (es. motori di ricerca) o al browser (es. codifica dei caratteri, utile per la visualizzazione di alfabeti non latini)
* metadata di tipo http-equiv per controllare informazioni aggiuntive nel protocollo HTTP
* collegamenti verso file di servizio esterni (CSS, script, icone visualizzabili nella barra degli indirizzi del browser)
* inserimento di script (codice eseguibile) utilizzati dal documento
* informazioni di stile (CSS locali)
* il titolo associato alla pagina e visualizzato nella finestra principale del browser

HTML: Struttura del Documento

Un documento HTML comincia con l'indicazione della definizione del tipo di documento (Document Type Definition o DTD), la quale segnala al browser l'URL delle specifiche HTML utilizzate per il documento, indicando quindi, implicitamente, quali elementi, attributi ed entità si possono utilizzare e a quale versione di HTML si fa riferimento. Di fatto, questa informazione serve al browser per identificare le regole di interpretazione e visualizzazione appropriate per lo specifico documento. Questa definizione deve pertanto precedere tutti i tag relativi al documento stesso.

Dopo il DTD, il documento HTML presenta una struttura ad albero annidato, composta da sezioni delimitate da tag opportuni che al loro interno contengono a loro volta sottosezioni più piccole, sempre delimitate da tag.

Html, Elementi sintattici

Ogni documento ipertestuale scritto in HTML deve essere contenuto in un file, la cui estensione è tipicamente .htm o .html.

Il componente principale della sintassi di questo linguaggio è l'elemento, inteso come struttura di base a cui è delegata la funzione di formattare i dati o indicare al browser delle informazioni.

Ogni elemento è racchiuso all'interno di marcature dette tag, costituite da una sequenza di caratteri racchiusa tra due parentesi angolari, cioè i segni minore e maggiore (Esempio:
; il tag di questo esempio serve per indicare un ritorno a capo).

Html: Accesso via Internet

I documenti HTML vengono immagazzinati di solito sui dischi rigidi di macchine elaboratrici (computer-server) costantemente collegate alla rete Internet. Su queste macchine è installato un software specifico detto web server che si occupa di produrre e inviare i documenti ai browser degli utenti che ne fanno richiesta usando il protocollo HTTP per il trasferimento dati.

Spesso il documento HTML viene generato del tutto o parzialmente tramite un codice eseguibile residente sul server Internet in grado di interagire con altre applicazioni presenti sul server stesso, come per esempio un database, e inviare poi al browser il risultato finale, realizzando le cosiddette pagine dinamiche con cui un utente può compiere operazioni interattive avanzate (per esempio, filtrare gli articoli all'interno di un catalogo on-line). È il caso dei documenti scritti in linguaggi come ASP, PHP o Perl.

HTML: Descrizione generale

L'HTML è un linguaggio di pubblico dominio la cui sintassi è stabilita dal World Wide Web Consortium (W3C), e che è basato su un altro linguaggio avente scopi più generici, l'SGML.

È stato sviluppato alla fine degli anni ottanta da Tim Berners-Lee al CERN di Ginevra assieme al noto protocollo HTTP che supporta invece il trasferimento di documenti in tale formato. Verso il 1994 ha avuto una forte diffusione in seguito ai primi utilizzi commerciali del web.

Linguaggio html

L'HyperText Markup Language (HTML) (traduzione letterale: linguaggio di descrizione per ipertesti) è il linguaggio solitamente usato per i documenti ipertestuali disponibili nel World Wide Web. In tali documenti, un tratto di testo può essere contrassegnato inserendo delle etichette, tag, che ne descrivono la funzione, il colore, il link, o altre caratteristiche. Il contenuto servito dai siti web in seguito a una richiesta dell'utente solitamente consiste di un documento HTML: un web browser scarica da uno o più web server il contenuto HTML ed eventuali documenti collegati e li elabora, ossia ne interpreta il codice, al fine di generare la visualizzazione della pagina desiderata sullo schermo del computer.

File: Aspetti Legali

Ad avviso della Suprema Corte di Cassazione, Sez. VI 13.11.2003, nr. 3449, copiare archivi informatici non costituisce furto: infatti, è da escludere la configurabilità del reato, nel caso di semplice copiatura non autorizzata di file contenuti in un supporto informatico altrui, non comportando tale attività la perdita del possesso della res ('cosa' in latino) da parte del legittimo detentore.

Recuperare i File cancellati

È possibile recuperare un file cancellato definitivamente, utilizzando appositi programmi in grado di ripristinarli.

Quando si conferma la cancellazione di un file, per esempio svuotando il cestino di Windows, viene cancellato (logicamente o fisicamente) il solo collegamento fisico esistente tra il nome del file ed il suo contenuto, per cui il file non è più accessibile né all'utente né ai programmi del computer. In assenza di altri collegamenti fisici, anche l'area della memoria di massa occupata dal contenuto dei file viene designata come disponibile per nuovi contenuti, tuttavia essa non viene cancellata o sovrascritta immediatamente.

I programmi per il recupero dei file esaminano il contenuto di un file system cercando collegamenti fisici cancellati logicamente e controllando le aree occupate dai dati a cui essi fanno riferimento, ricopiandone il contenuto e, se possibile, ricostruendo le parti ormai sovrascritte.

Il Trasferimento dei File

Si possono utilizzare vari modi e tipologie di connessione diverse per trasferire file in una rete. Per esempio è possibile condividere e trasferire i file in una rete LAN tra due o più computer, utilizzare la posta elettronica, oppure usare dei servizi o programmi appositamente dedicati allo scopo.

Il trasferimento di file attraverso una rete può diventare problematico se non si dispone di una connessione sufficientemente veloce, in particolare se si tratta di file di grosse dimensioni. Per esempio per trasferire un file tramite Internet è opportuno contenerne la dimensione, altrimenti può essere necessario molto tempo per eseguire l'operazione. Quando le connessioni tra computer erano particolarmente lente, per contenere la dimensione di un file si usavano varie tecniche: per esempio era possibile comprimerlo o suddividere il singolo file in file più piccoli e spedirli singolarmente; queste operazioni potevano richiedere l'uso di programmi specifici. Con l'avvento della banda larga queste operazioni preliminari sui file stanno andando in disuso.

Le Operazioni sui File

Poiché accedere ad un archivio informatico da una memoria di massa è una operazione piuttosto lenta, necessita di una conoscenza dettagliata dell'hardware del computer e crea un rischio di conflitto di risorse fra programmi in esecuzione, queste operazioni sono eseguite dal sistema operativo per conto dei programmi che le richiedono. Le operazioni più comuni, universalmente presenti in tutti i sistemi operativi, sono:

Il Termine "File"

Un file (termine inglese per "archivio") in informatica è un contenitore di informazione digitalizzata. Le informazioni codificate al suo interno sono leggibili solo da software.
Tecnicamente, i dati codificati in un file sono organizzati come una sequenza (di byte), immagazzinati come un solo elemento su una memoria di massa, all'interno del File system (sistema di archivi) esistente su quella data memoria di massa.

Se dal punto di vista dell'utente un file è solitamente un singolo elemento, può succedere che invece fisicamente sia scritto su più zone diverse del supporto che lo ospita: questo fenomeno è molto comune se il supporto di memorizzazione è un disco, mentre è molto raro su nastri magnetici. Uno dei compiti del sistema operativo è rendere trasparente alle applicazioni la reale suddivisione fisica del file e occuparsi di gestire la scrittura e il recupero delle informazioni dai vari blocchi fisici.

Interfacce grafiche Directory

La gestione delle directory da parte dei sistemi operativi è tale per cui esse figurano agli utenti come dei contenitori di file e di altre directory, pur specificandone in realtà solo i nomi ed i riferimenti ad essi. Su questo comportamento si basano anche le metafore usate nelle interfacce grafiche per rappresentare le directory ed altri tipi di elenchi di file, che sono ad esempio:

* la cartella per documenti (in inglese, folder), usata nei sistemi Mac OS e Microsoft Windows, ed anche nei Desktop environment CDE, GNOME, KDE e Xfce
* il cassetto (in inglese, drawer), usato ad esempio in AmigaOS.

Queste metafore tuttavia non si limitano a rappresentare directory, benché sia il caso prevalente: a seconda dell'interfaccia grafica in uso vi possono essere anche cartelle virtuali che rappresentano ad esempio il risultato di una ricerca eseguita in tempo reale, o il contenuto di un file di archivio (ad esempio un file ZIP o TAR) o di un'immagine disco, ed alle quali non corrisponde una directory nel file system.

Directory: Interfacce Testuali

Nelle interfacce testuali, come ad esempio quella dei sistemi MS-DOS o delle shell testuali dei sistemi Unix e Unix-like, una directory è presentata in forma un elenco di nomi di file e di subdirectory, visualizzato in risposta all'esecuzione di determinati comandi (ad es. dir o ls).

Tra i nomi elencati ve ne sono tipicamente due particolari: . che rappresenta la directory corrente e .. che rappresenta la directory superiore.

CPanel, che cos'è

cPanel (control Panel, cioè Pannello di Controllo) è un pannello di controllo web grafico per la gestione e l'amministrazione di siti internet. Il software è distribuito da cPanel Inc. ed è con licenza proprietaria. È progettato per servizi di hosting commerciale e richiede una tassa mensile per la licenza. cPanel è eseguibile su Red Hat Enterprise Linux, CentOS, FreeBSD e Windows Server 2008.